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Conto termico e patto padano, un pò di chiarezza

L’inquinamento del bacino padano è ancora una volta a livelli record: Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna sono tra le regioni che inquinano di più in Italia e in Europa. Niente di strano se si considera che nel Nord Italia si trovano città come Milano e Torino che, più di ogni altra, risultano essere le maggiori produttrici di emissioni inquinanti. Inoltre, la Pianura Padana si colloca in un’area critica, in quanto zona chiusa tra le Alpi e gli Appennini.
I livelli di smog nelle grandi città è in continuo aumento, nonostante i numerosi interventi delle politiche cittadine volte a diminuire il traffico automobilistico. Erroneamente si crede che l’unico responsabile dell’inquinamento sia il traffico veicolare, ma purtroppo non è così: esistono altre tipologie di emissioni da tenere sotto controllo. Nei maggiori insediamenti abitativi, un’alta percentuale di inquinamento arriva dai generatori di calore domestico, come  stufe e cucine a legna o a pellet, caldaie, caminetti a legna, termostufe.
E’ importante correre ai ripari: un ambiente inquinato è sinonimo di ambiente insalubre, che quindi comporta un abbassamento della qualità della vita nelle città.

 

Che cosa è il Patto Padano?

A Giugno 2017 è stato firmato un nuovo accordo, il Patto Padano, dalle quattro regioni del Nord Italia:
Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna.
Lo scopo principale dell’alleanza è di attuare misure congiunte per il miglioramento della qualità dell’aria dei maggiori insediamenti cittadini.
Per arrivare a questo traguardo è necessario controllare e abbassare le emissioni inquinanti non solo del traffico dei veicoli e delle attività agricole e zootecniche, ma anche dei generatori di calore degli ambienti domestici, che sono anche loro responsabili di insalubrità dell’aria. Verso questo obiettivo sono e saranno attuati numerosi interventi immediati e a lungo termine, quali il divieto di installazione di impianti non performanti, o la sostituzione dei vecchi. Questo perché, se dotate della giusta certificazione, le stufe a legna inquinano pochissimo, così come quelle a pellet, che è un ottimo combustibile ecologico e naturale.

Conto termico 2019: tutte le novità da sapere

A partire dal Gennaio 2019 sarà obbligatorio inserire nel nuovo conto termico di caldaie, stufe a legna o a pellet, la certificazione ambientale. Perciò risulta fondamentale per ogni cittadino riconoscere prima di ogni acquisto una “stufa ecologica”, ossia una stufa che rispetti le normative vigenti in campo di emissioni. Questo avviene con una classificazione dei prodotti a biomassa, che è espressa da un numero di stelle che varia da 2 a 5, da cui si capisce il grado di inquinamento pellet e il costo pellet.
E’ quindi fondamentale affidarsi ad un personale tecnico specializzato, in grado di garantire stufe a pellet performanti in termini di emissioni e rendimenti.

 

Pellets & Energy, grazie alla sua esperienza nel settore e all’affidabilità dei propri servizi, si presenta come un partner preparato ed efficiente: acquistando da loro potrai ottenere il pellet con la migliore resa e la certificazione a norma di legge (incluso il Patto Padano che partirà l’1 ottobre 2018). Accanto ai benefici di affidarsi ad una realtà seria e competente, potrai usufruire anche della possibilità del pagamento alla consegna. In questa modo, i prezzi già  altamente competitivi nel settore, grazie alla vicinanza con il rivenditore, saranno ulteriormente valorizzati.