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5 buone ragioni per acquistare solo pellet di qualità

Il legno è presente nella nostra vita da tempo immemore: è stato usato per difendersi, procacciarsi cibo, costruire case, riscaldarsi. Il nostro rapporto con il legno è ancora fortissimo, infatti il pellet – il modo più comodo ed ecologico di scaldarsi con il legno – è il futuro.
Il pellet è inserito pienamente in un’ottica di economia circolare, perché è realizzato con i residui di lavorazione del legno, riducendo al massimo ogni tipo di spreco; la sua lavorazione non implica altri ingredienti che non siano legno e (pochissima) acqua: l’unico collante necessario è la lignina, già naturalmente presente nel legno, e questo oltre a ridurre i costi di produzione rende il pellet un prodotto estremamente sostenibile, sia in fase di produzione che di combustione. Le stufe a pellet infatti non producono emissioni nocive e il residuo di cenere può essere smaltito nell’umido o utilizzato come fertilizzante: qualcuno ha detto “economia circolare”? Ecco perché sempre più persone scelgono il pellet per riscaldare gli ambienti, riducendo costi e impatto ambientale, ma sempre con una resa altissima.
È facile decidere che il pellet è la scelta giusta, ma è un po’ meno facile scegliere il pellet giusto.

 

Quali sono i fattori da valutare nella scelta di un pellet che tratti bene la nostra stufa, la nostra casa, la nostra salute e il nostro pianeta?

 

Il potere calorifico: l’energia termica che una data quantità di pellet riesce a sprigionare. Più alto è il potere calorifico, migliore è il pellet.
Il residuo di ceneri: la parte di combustibile che non brucia e che dunque può sporcare e ostruire la stufa, rovinandola; questo deve essere inferiore all’1%.
La composizione: una bassa “densità” di legname o una pressatura non idonea compromettono le capacità di riscaldamento del pellet. Come dire, un pellet non adeguatamente pressato rischia di disperdere molto del suo potenziale.
Il tipo di legno: i migliori sono il faggio o l’abete, o una felice combinazione dei due. Nella nostra selezione privilegiamo questi due tipi di legno perché hanno un ottimo potere calorifico e ciascuno dei due soddisfa specifiche esigenze. Le caratteristiche del legno di faggio sono un ottimo rendimento e una notevole durata della combustione, mentre il legno di abete – più tenero rispetto al faggio – ha un’accensione particolarmente veloce che lo rende molto pratico
La lavorazione: è essenziale che rispetti in ogni passaggio i più alti standard di qualità, e questo può essere garantito anche da apposite certificazioni.
È importante anche considerare il tasso di umidità del prodotto: più questo valore è basso, maggiore è il potere calorifico del pellet.

 

E dunque, considerate queste caratteristiche, ecco i veri buoni motivi per cui conviene scegliere solo pellet di qualità:

 

• Riscalda meglio (cioè ha un potere calorifico ottimale)
• Sporca meno (perché ha un residuo più basso)
• Ti fa risparmiare (perché la sua composizione ne ottimizza la combustione, dandoti il massimo del calore possibile)
• Rispetta l’ambiente (il legno utilizzato è ecosostenibile, ovvero proviene solo da foreste con una gestione responsabile certificata)
• Protegge la salute (tutti i processi di lavorazione sono garantiti da certificazioni che ne attestano la correttezza e la totale sicurezza)

 

      Come riconoscere un buon pellet?

       

      Per riconoscere un buon pellet è importante fare attenzione all’etichetta: lì sono riportate tutte le caratteristiche del prodotto (il residuo di ceneri, il potere calorifico, eccetera) e le relative certificazioni, o meglio, la certificazione: EN Plus è la certificazione unica europea che stabilisce il livello di qualità del pellet: il livello A1 certifica il pellet più pregiato, con un residuo di ceneri non superiore allo 0,7%, quindi è il più pregiato ma anche il più ecosostenibile. Tutti i prodotti della selezione Pellets & Energy sono certificati EN Plus A1, ça va sans dire: conviene a noi, e conviene a te.
      I pellet certificati inquinano 4 volte meno di quelli non certificati, e ben 10 volte in meno rispetto alla comune legna. Le certificazioni di enti esterni, su base nazionale o internazionale, garantiscono – grazie a controlli continui e su base casuale – che protocolli e normative siano rispettati durante tutta la filiera produttiva. Questo, di conseguenza, attesta anche la serietà del produttore, e ci consente di meritare davvero la tua fiducia.
      Ma delle certificazioni parleremo meglio un’altra volta, intanto ecco un ultimo consiglio: sull’etichetta è utile anche notare che il prodotto sia privo di additivi o residui di colle o vernici (accade se il legno utilizzato proviene da scarti di mobilificio ed è trattato chimicamente). L’assenza di additivi e residui chimici è un altro dei motivi che rendono i pellet di qualità rispettosi dell’ambiente e della salute di chi li produce e di chi li utilizza, cioè tu.
      Del resto, tutto il nostro lavoro ha lo scopo di portare a te (e alla tua stufa) il meglio possibile – ovvero un prodotto ecosostenibile ed efficiente – e tutto il calore che meriti.